domenica 15 febbraio 2015

Prigionieri di un passato, di Giulietta Gastaldo

Torino all'inizio del Novecento era una città splendente di luci e di speranze. Per le strade del centro le coppie eleganti si incontravano per andare a teatro e agli spettacoli di varietà. Le donne indossavano calze di seta e colli'di pelliccia e gli uomini offrivano loro il braccio per un giro in carrozza lungo i viali alberati della città.
Ludovica viveva in una bella casa, circondata da artisti: il nonno Giovanni Battista lavorava al famoso teatro dei burattini, suo fratello Edoardo, burattinaio, era spesso in tournée con il suo spettacolo e il giovane Antonio Mario, lo zio di Ludovica, era avviato verso una brillante carriera di decoratore. Tutto faceva pensare ad un futuro gioioso.
Poi, però, era arrivata la guerra e tanti giovani erano partiti per non tornare più. Alle case giungevano lettere terribili, che parlavano di sofferenze e soprusi.
Era iniziato un periodo buio, l’inverno dell’Italia. Ludovica, giovane sposa e mamma, aveva visto l’ascesa di Mussolini e aveva assistito, senza poter fare nulla, alle scelte aberranti di un personaggio ai limiti della follia. Col passare degli anni il fascismo era entrato nel pieno del suo vigore ed era iniziata una seconda guerra, ingiusta e smisurata. La gente aveva cominciato ad aver paura: le violenze contro chi non era fascista, le restrizioni e i fanatismi crescevano di anno in anno. I giovani, partiti come soldati, scomparivano nel rovente deserto africano o nelle steppe della pianura russa; chi li aspettava a casa pativa la fame e la miseria.
Ludovica, già provata da lutti e privazioni, era dovuta fuggire da una Torino irriconoscibile fin sui monti della Val Sangone, nel cuore la speranza di tornare presto alla sua adorata città. Non avrebbe mai immaginato di dover vivere sradicata da tutte le sicurezze, di dover assistere a violenze indicibili, di cui anche la sua famiglia sarebbe stata vittima.
Ed ora, a distanza di decenni, Giulia non può capire, non può nemmeno immaginare, nella sua innocenza di bambina, cosa hanno visto gli occhi di quella anziana donna nella sua gioventù, non sa a quali violenze suo padre abbia dovuto assistere da ragazzino.
 
Giulietta Gastaldo


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