Scrivere la
recensione di un giallo è sempre molto complicato. Cosa anticipare? Come
evidenziare i pregi senza rivelare troppo della trama? Si parla dell’ambientazione,
dello stile letterario, del protagonista. Ma se invece di un unico romanzo,
magari anche corposo, il libro è composto da sette racconti, la cui trama è
concentrata in poche pagine? Il rischio, oltre a quello di togliere la
sorpresa, è di banalizzare e appiattire gli scritti, che hanno invece
particolarità narrative ben diverse e rendono la raccolta ricca e sfaccettata.
Così mi sono messa
nei panni di chi prende in mano il libro per la prima volta e ho capito.
C'è qualcosa di
speciale, infatti, che attira i lettori di gialli e che in Sette autori per sette delitti troveranno ben sviluppato come filo
conduttore.
Non è la giustizia
che trionfa alla fine; non è la tensione delle ultime pagine e nemmeno il
meccanismo con cui l'assassino viene smascherato. Certo, tutti questi elementi
sono importanti e aiutano ad arricchire ognuno dei racconti. Quello che, però,
colpisce in questo libro è la normalità: il delitto non è prerogativa di
un'élite, di un ceto sociale irraggiungibile e prestigioso o, al contrario,
emarginato e violento. Qui l'omicidio tocca la gente comune e per questo è
ancora più terribile e narrativamente avvincente.
Studenti, impiegati,
una semplice cameriera, donne comuni o uomini d'affari sono le vittime di questi criminali, anch’essi
“normali” sotto tutti gli aspetti. I delitti non avvengono su yacht lussuosi o in
sordidi vicoli malfamati, ma nelle strade e luoghi che tutti noi conosciamo, mostrando
al lettore un aspetto imprevedibile dell’ambiente a lui familiare.
Con varietà di stili e sfoggio di fantasia i sette autori hanno affrontato proprio la banalità del delitto, costruendo questi sette appassionanti polizieschi.
Con varietà di stili e sfoggio di fantasia i sette autori hanno affrontato proprio la banalità del delitto, costruendo questi sette appassionanti polizieschi.
La raccolta Sette autori per sette delitti è il frutto di un laboratorio di scrittura gialla, condotto da me e da Massimo Tallone in due giornate.