mercoledì 23 novembre 2016

AA.VV. Sette autori per sette delitti, Echos

Scrivere la recensione di un giallo è sempre molto complicato. Cosa anticipare? Come evidenziare i pregi senza rivelare troppo della trama? Si parla dell’ambientazione, dello stile letterario, del protagonista. Ma se invece di un unico romanzo, magari anche corposo, il libro è composto da sette racconti, la cui trama è concentrata in poche pagine? Il rischio, oltre a quello di togliere la sorpresa, è di banalizzare e appiattire gli scritti, che hanno invece particolarità narrative ben diverse e rendono la raccolta ricca e sfaccettata. 
Così mi sono messa nei panni di chi prende in mano il libro per la prima volta e ho capito.
C'è qualcosa di speciale, infatti, che attira i lettori di gialli e che in Sette autori per sette delitti troveranno ben sviluppato come filo conduttore.
Non è la giustizia che trionfa alla fine; non è la tensione delle ultime pagine e nemmeno il meccanismo con cui l'assassino viene smascherato. Certo, tutti questi elementi sono importanti e aiutano ad arricchire ognuno dei racconti. Quello che, però, colpisce in questo libro è la normalità: il delitto non è prerogativa di un'élite, di un ceto sociale irraggiungibile e prestigioso o, al contrario, emarginato e violento. Qui l'omicidio tocca la gente comune e per questo è ancora più terribile e narrativamente avvincente. 
Studenti, impiegati, una semplice cameriera, donne comuni o uomini d'affari sono le vittime di questi criminali, anch’essi “normali” sotto tutti gli aspetti. I delitti non avvengono su yacht lussuosi o in sordidi vicoli malfamati, ma nelle strade e luoghi che tutti noi conosciamo, mostrando al lettore un aspetto imprevedibile dell’ambiente a lui familiare.
Con varietà di stili e sfoggio di fantasia i sette autori hanno affrontato proprio la banalità del delitto, costruendo questi sette appassionanti polizieschi.

La raccolta Sette autori per sette delitti è il frutto di un laboratorio di scrittura gialla, condotto da me e da Massimo Tallone in due giornate. 

lunedì 21 novembre 2016

Scriviamo il Natale, Laboratorio di scrittura


Un pomeriggio di parole e sensazioni, guidati dai grandi autori che hanno saputo raccontare il Natale, le sue malinconie, le sue gioie inaspettate, Scrittori che sanno catturare nelle loro narrazioni la tristezza della solitudine, il calore dell'amicizia, l'amarezza di un vecchio ricordo o la trepidazione per una sorpresa, l'innocenza dei bambini e l'ipocrisia dei peggiori degli adulti. 
Ascolteremo i consigli celati tra le righe dei loro racconti, proveremo ad usarli e ad inventarne di nuovi, per creare il nostro, unico,
Racconto di Natale.

Costo del laboratorio: 30,00 euro
Per informazioni: mariateresa.carpegna@gmail.com

lunedì 14 novembre 2016

Andrea Bes, La battaglia contro il nulla, Echos

Ci sono libri che occupano un posto di riguardo, nel cuore e nella casa; sono libri che vogliamo avere sempre a disposizione, fosse anche per una semplice occhiata. Sono lì, sul tavolino accanto alla nostra poltrona preferita, sul comodino, di traverso su altri libri nella libreria, lasciati con apparente trascuratezza, ma in realtà con l’intento di averli in mano in ogni momento.

La battaglia contro il nulla, di Andrea Bes, a casa nostra è sulla mensola di fianco al caminetto, il posto più ambito in questi giorni di primi freddi. L’ho già letto tante volte, eppure ogni pagina mi riserva ancora delle sorprese.
Le sue riflessioni, i suoi ricordi sono forti, ma presentati con una delicatezza che colpisce, colpisce molto di più delle parole urlate e arroganti, e fa riflettere.
La vita di ogni giorno traspare dalle sue parole come una vita serena, con gli intoppi di tutti. La sua disabilità è soltanto uno dei modi di affrontare le difficoltà di ogni giorno, di superare gli ostacoli che vengono messi di fronte ad ognuno di noi non dalla natura o dal destino, ma dagli altri uomini, privi della capacità di vedere oltre se stessi.
La lezione di Andrea è utile ma soprattutto piacevole; la sua scrittura ironica affronta con leggerezza temi profondi e apre la mente con garbo, le illustrazioni di Nicolò Rivello danno corpo all’immaginazione e trasportano nel mondo meraviglioso che sa crearsi chi ha veramente capito cosa chiedere alla vita.