mercoledì 13 novembre 2019

Marco Ponti, Ombre che camminano, Salani


Frederic è un ragazzino di prima media, con tutti i problemi e le contraddizioni che la sua età regala ad ogni adolescente. Per peggiorare le cose, Frederic è appena arrivato a Torino dagli Stati Uniti, con sua madre Beatrix, che ha lasciato la cattedra di Meccanica Quantistica per seguire il marito Alessandro, scrittore in cerca di ispirazione. La sua famiglia si è sistemata in una grande villa della città, un po’ fatiscente, non certo pratica e comoda, ma sicuramente particolare. Freddy ha due amici, Liz la chiacchierona e Ben il silenzioso, un po’ strambi anche loro e per questo vittime di un gruppo di bulli di città: ma insieme i tre stanno bene, si capiscono e questo è già davvero tanto! Eppure lui si sente solo, abbandonato anche dal suo amico immaginario, rimasto in America. E poi i suoi genitori sono così distanti, gelidi e sempre soprapensiero. Si sono persino scordati il giorno del suo compleanno! E allora che fare? Nonostante quella villa gli dia i brividi, non resterà che esplorarla, magari cominciando dalle cantine, così antiche e polverose.
Qui comincia un’avventura sconvolgente, in cui i tre amici dovranno affrontare paure ben più grandi di una semplice banda di bulli maneschi. Impareranno a credere a ciò che vedono, anche se è assolutamente impossibile; impareranno a fidarsi l’uno dell’altro e a farsi nuovi amici, senza badare all’età o al passato di ciascuno di loro. Nel corso di poche ore i tre ragazzini scopriranno l’importanza dell’amicizia e dell’amore, che supera ogni barriera, compresa quella del tempo.

Leggete questo romanzo con gli occhi di un ragazzino, ma apprezzatelo per i riferimenti letterari, per le immagini di una Torino affascinante, per gli eventi storici che non devono mai essere dimenticati.