sabato 12 giugno 2021

Enrico Camanni, La discesa infinita, Mondadori

La fine di ottobre, per una guida alpina, è una stagione ferma. Le nuvole spazzano le cime e i pendii, scaricando acqua e freddo, ma la neve è ancora poca e le rocce sono fradicie. Nanni Settembrini sale sul ghiacciaio del Miage a cercare cristalli di quarzo, non per prenderli, solo per ammirarli: a lui la montagna piace come compagna, non come preda.
Il ghiacciaio si sta riducendo, come tutti nel mondo, e riporta in superficie strati della sua storia, della nostra storia di uomini. Nanni vede affiorare, tra i detriti, qualcosa di azzurro: è un maglione, fatto alla maniera antica. Scava, sapendo già cosa lo aspetta e, quando vede una corda di canapa e uno scarpone di cuoio con dentro l’osso della gamba, non ha che una conferma. Il corpo speciale della Guardia di Finanza procede nelle indagini, per dare un nome a quelle ossa, o almeno per capire da quanto tempo il ghiacciaio le teneva in serbo.
Settembrini non si accontenta e vuole dare un passato a quelle spoglie, vuole trovare chi le ha amate in vita e le potrebbe piangere adesso. Il percorso è difficile, senza dati a cui appigliarsi, e l’unico consulente in questi casi è Olivier Gorret, l’ex suocero, il montanaro silenzioso e acuto. Nonostante il divorzio dalla figlia, nonostante le difficoltà che la nostra guida alpina ha sempre avuto con la sua famiglia, con Olivier invece ha un affinità unica, che rende le loro chiacchiere e i loro silenzi ricchi di significati. È un confronto alla pari, denso di discussioni che insegnano, specialmente al più giovane.
Ma se la montagna non attira i turisti, non vuol dire che per il Soccorso Alpino non ci sia del lavoro. Nanni, responsabile della Stazione di Courmayeur, deve abbandonare le sue elucubrazioni per una ricerca: una donna si è allontanata verso il bosco, con uno zaino in spalla, dopo un litigio col marito.
Sarà davvero così? Da quel momento tutti sembrano averla notata, in luoghi diversi, con abiti e zaini differenti. Le testimonianze sono sempre confuse, nei casi di sparizione, e Nanni lo sa. Le ricerche hanno inizio, ma la pioggia rallenta l’elicottero e cancella ogni traccia odorosa. Ben presto ci si dovrà arrendere.
 
Il romanzo procede seguendo linee narrative che affascinano il lettore, mostrandogli una trama intrecciata e ricca, lusingandolo con panorami meravigliosi ed emozioni profonde.
Zigzagando tra larici e stambecchi, sulla neve gessosa e il profumo di legna bruciata, tra libri e amori lontani, Camanni porta il lettore sulle sue adorate pendici, ma anche sulle rive del grande Po, raccontando la storia della montagna e di un Italia passata, fatta di onore e di sacrificio, ma anche di vergogna.