mercoledì 24 febbraio 2021

Fu sera e fu mattina, Ken Follett, Mondadori

Pensando a come recensire un volume così intenso e corposo, come Fu sera e fu mattina, la prima osservazione che si è affacciata alla mia mente non è del tutto positiva, ovvero che questa volta la trama ha preso decisamente il sopravvento sulla cura dello stile e del ritmo degli episodi. Ci sono balzi temporali senza soluzione di continuità o scansione in capitoli; ci sono episodi chiave semplicemente raccontati come già accaduti e momenti fondamentali che vengono passati come minori. 
Poi però, quando ho cominciato ad analizzare tutto il materiale, mi sono resa conto che così non è, o almeno non del tutto. 
In questo romanzo, ambientato dal 997 al 1006, Follett ha seguito le vicende di due grandi blocchi di famiglie: quella di un povero costruttore di barche che ha perso tutto a causa di un'invasione vichinga, e quella dei nobili che governano tutti gli aspetti del territorio, da quello giuridico a quello aministrativo e militare. Per farlo, ha creato decine di personaggi, tutti ben vividi nella mente del lettore, sebbene con nomi estremamente simili (vi prego, autori in erba, non fatelo!). Ognuno di questi ha connotazioni fisiche e di carattere ben evidenziate, e una storia personale curatissima, tanto da permettersi di riallacciare le vicende di quel personaggio anche a distanza di molte pagine, senza tuttavia confondere chi legge. 
Le descrizioni ambientali, pur così lontane dal nostro mondo e così poco conosciute anche in ambito storico, sono perfette e riescono ad informare solamente facendo da sfondo ad una battaglia, una lotta tra rivali, una esecuzione. Così, mentre le pagine corrono veloci per trascinare il lettore alla scoperta di nuovi intrighi, questi scopre come erano fatte le case dei poveri, cosa si mangiava e beveva, come lavorava un incisore o un costruttore di barche, e qual era la differenza (molto labile) tra permesso e consentito. 
Insomma, non cercate sfumature di stile o ricercatezza di lessico, ma leggete questo romanzo, vi divertirà.