lunedì 11 marzo 2019

Pandiani e De Filippis

Imparare a scrivere racconti e romanzi si può? Sì, assolutamente, ma ci vuole impegno e costanza.
Uno dei passi più importanti da compiere, per sapersi destreggiare con la narrazione, è leggere. Leggere di tutto, dai racconti brevi ai tomi di mille e più pagine, serve a carpire i segreti della scrittura agli autori.
Imparare dai migliori è garanzia di ottimi risultati nel percorso per diventare scrittori.
Quando poi si ha la fortuna di poter incontrare questi autori, magari dopo aver assaporato le loro pagine, e aver conosciuto i loro personaggi, ecco che i risultati positivi aumentano in modo esponenziale.
È quanto mi è accaduto sabato sera, alla libreria di Antonella e Cristina di Rivoli. Due grandi del noir italiano, Enrico Pandiani e Carlo F. De Filippis, si sono incontrati per presentare l'ultimo romanzo di Enrico: Ragione da vendere.
La serata è partita subito con un botta e risposta fulminante sulle loro fatiche letterarie, essendo entrambi autori di diversi romanzi. Poi, scambiandosi frecciatine e battute esilaranti, sono passati ad esaminare la serie di cui Ragione da vendere fa parte, ovvero i gialli parigini con protagonisti Les Italiens, il gruppo di poliziotti di origine italiana, trasferiti, in questa ultima puntata, dal Quai des Orfevres alla nuova sede di Battignoles.
Ma non si può parlare a lungo di un poliziesco, se non a rischio di anticipare parti fondamentali del plot, e il duo è scivolato morbidamente a parlare di letture. Naturalmente altri giallisti, autori di noir celeberrimi: Chandler, Scerbanenco, Manchette i primi di un lungo elenco.
«Però io preferisco leggere letteratura "altra"» ha detto Pandiani sorprendendoci. «Mi piacciono sempre i gialli, naturalmente, ma se si vuole continuare a progredire nella scrittura, a crescere, bisogna leggere i migliori. Da quando scrivo regolarmente, ovvero da quando ho pubblicato il mio primo romanzo dieci anni fa, leggo in modo molto diverso, con una attenzione al particolare, alla struttura che prima non avevo».
Comprendere le tecniche narrative dei grandi autori, percepire le modalità stilistiche dei nuovi scrittori, gustare la sorpresa che una semplice frase può far scaturire è il primo passo per provare anche noi, semplicemente con le parole e le frasi, a creare altre emozioni.
Adesso anche noi leggeremo sicuramente in modo diverso.



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