giovedì 3 settembre 2015

Ciao, di Mauro Lenta

Ciao,
se hai un minuto, ti racconto una cosa straordinaria che mi è capitata.
Mentre passeggio in mezzo a un prato, godendomi la solitudine e la tranquillità, osservo. Ci sono fiori ovunque, alcuni all’imbrunire si chiudono mentre altri si aprono.
Sai, ci sono fiori per le farfalle diurne e anche fiori per le farfalle notturne.
Intanto guardo i caprioli che saltano, i leprotti che corrono, gli scoiattoli che arrampicano.
Se stai attento puoi ancora sentire i picchi che battono, e vedere gli aironi che pescano, le poiane che cacciano.
Oh, forse il minuto è passato, ma ho ancora alcune cose da dirti e, se hai ancora un poco di tempo, non ti dispiacerà di avermi ascoltato.
Vedi con me la biscia d’acqua che fruscia, un topolino che scappa, una ghiandaia che gracchia e, mentre il cielo si fa scuro, emergono le stelle, arrivano le lucciole, i grilli cantano e passa un pipistrello.
E, finalmente, la cosa straordinaria: io sono qui, innamorato, legato per sempre allo sguardo e al sorriso di una foto in bianco e nero.
Come! Non credi  valesse la pena di ascoltarmi?
Oppure non trovi niente di straordinario nel mio racconto?
Mi dispiace, amico mio, perché non c’è niente di più straordinario nell’osservare ciò che ci sta intorno; e, per i fortunati come me, attraverso gli occhi dell’amore.
Ma vedo che sei impaziente, c’è qualcosa che ti urge, perciò ti ringrazio, per il tempo che mi hai dato.
Ti saluto e ti lascio con una preghiera: se vuoi, ricordati di me, almeno una volta, e prova a guardare il mondo coi tuoi occhi innamorati.


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