lunedì 26 gennaio 2015

Claudio Rolando, Serge il sorcio, Neos

Leo Delfos vive a Parigi, nella Parigi in fermento e piena di energia del 1957. 
E' un giovane cuoco, molto bravo, ma non se ne cura; deluso dalla vita, si lascia trasportare dalla corrente, passando accanto ai grandi avvenimenti della storia senza lasciarsi coinvolgere. Da quando sua moglie lo ha lasciato, sei mesi prima, sembra aver perso la voglia di vivere.
Finché una sera, lasciato lo squallido locale della banlieue dove ha finito il turno di lavoro, vede un topolino, un sorcio, zampettare sulla massicciata della fermata Porte Des Lilas del metrò. La sua apatia è scossa e la curiosità stuzzicata, soprattutto perché il piccolo animaletto sembra mosso da più di un semplice istinto: sembra che ogni suo movimento sia voluto, che tenti di comunicare con lui.

E' questa l'idea di partenza del primo romanzo di questo autore già affermato per i suoi manuali di escursionismo e per i suoi scritti storici e naturalistici.
Ispirato ai grandi personaggi del noir francese, l’esordio narrativo di Claudio Rolando esce dai confini della Val Sangone ed entra in un territorio affascinante: quello della vita parigina degli anni cinquanta, dei bistrot romantici, delle anonime eppure intime stazioni del metrò che popolano i mistery dei grandi autori.

Le straordinarie scoperte scientifiche dell’epoca fanno da spunto all'autore per una trama imprevedibile, al limiti della fantascienza.

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