sabato 14 agosto 2021

Lars Mytting, Sedici alberi, DeAPlaneta

Siamo in Norvegia, in una fattoria isolata in mezzo ai boschi. Edvard vive coi nonni paterni, abituati ai silenzi e a rispettarli. È cresciuto con loro dopo l'incidente che ha ucciso i suoi genitori,ma solo ora ha scoperto l'esistenza, nel mezzo della foresta, di un bosco di betulle, unico e magico. Sono betulle contorte, con un legno striato, dai colori e dalla struttura così belli da risultare incredibili. Sono state costrette a crescere così, da anelli di ferro che costringevano le cellule vegetali a riparare le loro ferite.
Edvard ne è affascinato e vorrebbe saperne di più, così come del suo passato, di cui però non osa domandare. Come sono morti i suoi genitori? E perché erano sulla Somme quando lui aveva appena tre anni?

Il nonno, unico custode di quei segreti, muore all'improvviso, e Edvard scopre che la sua bara è già lì pronta ad aspettarlo, una bara magnifica. Decide di partire, di seguire le tracce evanescenti del  suo passato, che lo porteranno fino alle isole Shetland e ad una strana ragazza.

Sedici alberi è un romanzo da leggere contrastando l'impulso a divorare le pagine per assaporarne ogni singola frase. In ogni pagina di Lars Mytting si cela un legame tra storia e legno, tra parole e ricordi.

I foglietti che spuntavano dall'Atlante e dall'enciclopedia erano così numerosi da dare l'impressione che dalle pagine di quei volumi ne fossero germogliate di nuove.

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