venerdì 18 ottobre 2019

Sebastiana Fortuna Buscemi, A piedi nudi sulla strada, Impremix Edizioni

Siamo nell'assolata e opulenta Sicilia degli anni Trenta. Sebastiana è una bimba di pochi anni, che vive insieme alla sua numerosa famiglia a Castellammare del Golfo, un paese della provincia di Trapani. La madre è una sarta molto richiesta, con un atelier rinomato e una trentina di sarte alle sue dipendenze. Ma lei ha altri progetti: vuole per i suoi figli un'educazione cittadina, che li porti a compiere studi avanzati. 
Convince il marito, impiegato alle poste come invalido di guerra, a preparare un concorso e, una volta passatolo, a trasferirsi a Palermo. 
Comincia, per la famiglia Buscemi, una nuova vita. Chiuso l'atelier, si trasferiscono in un grande palazzo, trasformandolo in pensione. Il destino, però, ha disegni ben diversi e l'Italia entra in guerra. La povertà tocca tutti i ceti, spingendo i disonesti al mercato nero. La famiglia Buscemi soffre la fame; il denaro non basta mai, e i pensionati scarseggiano. Ma il peggio deve ancora arrivare: una notte cominciano i bombardamenti degli americani. La città viene colpita, i palazzi crollano, gli impianti saltano. 
Sebastiana ha imparato, con i fratelli e la madre, a scappare in gran fretta, prendendo i bimbi più piccoli in braccio o per mano. Ha imparato a dominare la paura per il fragore delle bombe, ad evitare i cavi elettrici divelti, a rifugiarsi fingendo di non sentir tremare la terra e i muri. 
Poi arriva il 1943, gli americani sbarcano e la vita, in mezzo a mille difficoltà, sembra riprendersi. Sebastiana ci porta nell'arida campagna dove erano sfollati, e poi di nuovo in città, a cercare un possibile futuro, anche nell'emigrazione in America. 
Con una prosa ricca e scorrevole, la Buscemi ci porta indietro nel tempo, lontano dalle nostre sicurezze e comodità, per dipingere il ritratto di una grande donna e di una famiglia tenace e coraggiosa, che ha saputo rialzarsi dalla polvere grazie all'onestà e all'intelligenza. 
Una saga familiare da leggere assolutamente, come un romanzo, ben sapendo che si tratta di una storia vera.

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