mercoledì 21 febbraio 2018

Pillole di scrittura 4. Le regole

Imparare la scrittura narrativa non è facile, perché non si può trattare come una scienza esatta. Nessun corso di scrittura potrà mai dare delle verità assolute, assiomi o dogmi ferrei. Potrà suggerire dei principi, dare delle norme, ma resteranno sempre discutibili; ogni regola potrà essere trasformata, addirittura ribaltata nel suo opposto.
In realtà, però, nei miei corsi di scrittura e nei laboratori io elargisco regole a man bassa. E allora come la mettiamo?
Il punto è che le regole esistono, sono tante e anche molto strette, ma queste non devono essere seguite pedestremente, come se si avesse davanti un manuale di istruzioni.
Devono essere interpretate.
La scrittura narrativa è un compromesso tra quello che noi pensiamo di aver scritto e quello che gli altri leggeranno. La storia che abbiamo ben chiara nella nostra mente dovrà essere rielaborata in parole, frasi, brani, capitoli che la trasmetteranno a chi legge. Perché questa trasmissione avvenga in modo non soltanto chiaro, ma soprattutto piacevole e avvincente, l'autore e il lettore devono essere in sintonia, devono capirsi. Dunque, devono utilizzare uno stesso codice narrativo, che è, ovviamente, composto di regole.
Vi sembra un discorso campato in aria? Troppo teorico?
Provate a sedervi ad un tavolino, con un blocco di carta e una penna. Avete in mente una storia da raccontare, ma non volete ancora scriverla. Allora ne annotate solamente i punti salienti.
- Marta sale sul treno e conosce Sandro
- Fanno amicizia e parlano a lungo
- Scendono insieme alla prima stazione e vanno a cena
- All'uscita lui tenta di rubarle la borsa e lei lo uccide
- Marta scappa e torna in stazione
...
Io, che ho scritto queste poche annotazioni, ho ben in mente tutto ciò che non ho messo nero su bianco, ma voi, che le avete lette, no.
È proprio in quel "non ancora scritto" che stanno le possibili qualità e bellezza del romanzo che ne potrebbe scaturire.
Non ci credete? Allora provate a fare un semplice esperimento. Trasformate queste poche indicazioni in lungo racconto e chiedete ad un paio di amici di fare lo stesso separatamente. Ne scaturiranno tre racconti molto diversi tra loro. Quale sarà il più bello?

Se volete informazioni sul prossimo corso, cliccate qui.

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