Siamo a
Skittburgh, una città qualunque del nord America.
Protagonisti di
questa storia sono degli studenti universitari; c’è una lei, Sophie, bella ma
timida, e c’è un lui, Jimmy, spigliato e disinvolto amico di sempre. Si potrebbe pensare che ci sia qualcosa di
più tra loro, ma non è così, c’è un profondo legame che forse supera la
semplice attrazione fisica. Per questo lui può confidarle tutte le sue
avventure senza paura di renderla gelosa, anche perché le lezioni universitarie
sembrano il luogo adatto per fare conoscenze interessanti e mentre lei ha un carattere più chiuso, Jimmy non si rifiuta nessuna possibilità, passando da una
storia all’altra con leggerezza ed allegria.
Eppure quando
entra in scena Eric, uno splendido ragazzo che in aula si siede per caso accanto
a Sophie, ecco che Jimmy comincia a diventare sospettoso. D'altronde Eric non è
così limpido: il suo carattere ombroso,
cupo lo rende ancora più affascinante e Sophie, guardando nei suoi occhi
profondi, vede qualcosa di cui si innamora perdutamente.
Fin qui potremmo
credere di avere a che fare con un romanzo sentimentale, in cui dei giovani
adulti si trovano alle prese con le prime problematiche di coppia. Lei, lui, l’altro,
la scuola, i rapporti difficili con i genitori. Sì, c’è tutto questo, ma non è
che semplice contorno, uno sfondo per il vero fulcro della trama. Tutto comincia a rivelarsi quando Eric esce di notte. Non va in un locale, magari per trovare un’avventura
alternativa, ma nell’oscurità della notte cerca qualcosa, con una smania che
nemmeno lui comprende. Lo troverà nei bassifondi: un combattimento nella
gabbia, uno di quegli scontri violenti, dove si scommette non solo sul
vincitore, ma spesso sul sopravvissuto. Cosa
lo spinge a questa violenza, perché questa aggressività istintiva di cui egli
stesso ha timore? E perché nel buio totale egli si trova perfettamente a suo
agio?
L’unico che ha
capito è Jimmy, il grande amico di Sophie. Lo osserva, lo scruta, perché lui sa
quale energia si cela dentro le sue membra. Eric è un elfo, esattamente come
Jimmy, ma di una natura ben diversa; le loro caratteristiche sono simili, ma
Eric ama il buio, la notte, la lotta, perché è un drow, un elfo oscuro.
Per scoprirne di
più, e per poter accettare questa situazione, chiederanno aiuto al professor
Hauffman e questo incontro sarà l’inizio di una serie di colpi di scena che trascineranno
il lettore fino in fondo al libro, coinvolgendolo a tutto tondo nei sentimenti
dei protagonisti e nelle loro avventure a ritmo sempre più frenetico.
Drow
è un romanzo che cambia il genere fantasy, perché le creature soprannaturali
non agiscono in un mondo “altro”, non vivono in un villaggio in mezzo alle
montagne, lungo una forra boscosa, bensì in una normale città occidentale.
Simon Rowd cattura il lettore con uno stile veloce ma ricco, una prosa che si adatta ai
ritmi differenti delle scene. Leggendo Drow
vi dimenticherete di essere seduti nella vostra poltrona e vi sembrerà di dover
correre nel buio della notte, sentendo il sibilo delle frecce che scattano al
vostro passaggio.
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