Nello spazio letterario attuale del genere fantasy, occupato
pressoché totalmente dal gigantesco successo del Trono di spade, non è facile rintracciare nuovi romanzi validi,
specialmente di autori esordienti. Il lettore fantasy è difficile da soddisfare:
vuole trovare, tra i canoni letterari consueti, a cui è affezionato, nuovi
stimoli e emozioni.
In questo è riuscito l’autore Paolo Picco, esordiente con il
romanzo L’era di Osion, primo volume
di una saga legata al personaggio protagonista, Amaron.
Amaron è un giovanissimo principe, addestrato suo malgrado al
combattimento e al comando. Nel suo primo viaggio diplomatico attraverso il
regno di Hisas, inviato da suo padre perché i sudditi possano conoscere il loro
futuro re, il giovane scoprirà invece la sua vera natura.
Un vecchio soldato, incontrato in una locanda, gli svelerà il suo
passato, la storia dei Sette Regni che costituiscono il suo mondo e gli aprirà
lo sguardo verso un possibile futuro.
La regina Ashlynn, che siede sul trono di Orus, ha visto lo
stesso futuro e le sue orribili, devastanti possibilità. Per questo ha deciso
di affidare alla splendida figlia Siusan e al capitano delle guardie una
missione delicata quanto pericolosa.
Quello che la regina ancora non sa è che, nella fiorente città
mercantile di Seyl, vive un uomo abile e generoso, le cui scelte potrebbero
divenire fondamentali per la Terra dei Sette Regni, nella battaglia contro il potente
nemico.
Paolo Picco crea personaggi non stereotipati, di spessore, che
incuriosiscono e convincono. L’eterea e affascinante Siusan è in realtà una
donna forte e una combattente esperta; l’astuto Mastro Glenn è un abile
commerciante, ma anche un uomo generoso e capace.
La lotta contro l’oscuro nemico è spesso spiazzante, le sue armi sembrano invincibili, ma il legame con la madre terra sarà fondamentale per gli esiti
delle battaglie.
Così, tra spiagge sconfinate, foreste impenetrabili e specchi d’acqua
immensi, Picco trascina il lettore verso la fine di questo primo avvincente
episodio.
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