Frederic è un
ragazzino di prima media, con tutti i problemi e le contraddizioni che la sua
età regala ad ogni adolescente. Per peggiorare le cose, Frederic è appena
arrivato a Torino dagli Stati Uniti, con sua madre Beatrix, che ha lasciato la
cattedra di Meccanica Quantistica per seguire il marito Alessandro, scrittore
in cerca di ispirazione. La sua famiglia si è sistemata in una grande villa
della città, un po’ fatiscente, non certo pratica e comoda, ma sicuramente
particolare. Freddy ha due amici, Liz la chiacchierona e Ben il silenzioso, un
po’ strambi anche loro e per questo vittime di un gruppo di bulli di città: ma
insieme i tre stanno bene, si capiscono e questo è già davvero tanto! Eppure lui
si sente solo, abbandonato anche dal suo amico immaginario, rimasto in America.
E poi i suoi genitori sono così distanti, gelidi e sempre soprapensiero. Si
sono persino scordati il giorno del suo compleanno! E allora che fare? Nonostante
quella villa gli dia i brividi, non resterà che esplorarla, magari cominciando
dalle cantine, così antiche e polverose.
Qui comincia
un’avventura sconvolgente, in cui i tre amici dovranno affrontare paure ben più
grandi di una semplice banda di bulli maneschi. Impareranno a credere a ciò che
vedono, anche se è assolutamente impossibile; impareranno a fidarsi l’uno dell’altro
e a farsi nuovi amici, senza badare all’età o al passato di ciascuno di loro. Nel
corso di poche ore i tre ragazzini scopriranno l’importanza dell’amicizia e
dell’amore, che supera ogni barriera, compresa quella del tempo.
Leggete questo romanzo con gli occhi di un ragazzino, ma apprezzatelo per i riferimenti letterari, per le immagini di una Torino affascinante, per gli eventi storici che non devono mai essere dimenticati.
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