di Carmen Bassetti
Quella
mattina il caldo era già insopportabile fin dalle prime ore. Per fortuna la
casa della nonna aveva muri spessi quasi un metro e le stanze del pianterreno
erano fresche e profumate di erbe, stese ad essiccare vicino alle finestre a
nord.
Ma
perché proprio a nord? Mi chiesi. Ho sempre visto le erbe messe all’ombra ma
non certo a nord! Mamma diceva sempre che a nord è la parte più fredda anche di
notte, quindi, perché nonna le ha messe proprio lì? Ci sarà certamente un
motivo: lo scoprirò presto.
Intanto
vagavo da sola in casa, erano tutti ai campi per la mietitura ed io, troppo
piccola, non potevo parteciparvi. “Troppo pericoloso!” Tuonava il nonno. “Non
voglio che Linda si faccia male! Meglio che stia a casa. D’altro canto è già
abbastanza grande per badare a se stessa”.
E
così ero sola, che bello! Potevo curiosare dappertutto, soprattutto dove la
nonna non voleva che io ficcassi il naso. Sì, perché quando la mattina presto
scendevo ancora assonnata, lei era già lì, in cucina, da tempo intenta a
preparare le formaggette col latte che il nonno aveva appena poco prima munto.
La
cucina era piccola, accogliente, sempre la stufa accesa, anche in piena estate.
Già, la nonna ci cuoceva di tutto, dalla minestra con i sapori dell’orto al
coniglio che il giorno prima aveva finito il suo “soggiorno in fattoria”.
L’idea
di frugare nei cassetti del vecchio buffet mi venne d’impulso, certo non avrei
mai pensato di poter scovare un vero tesoro.
Ma
andiamo per ordine. Il buffet da sempre mi attirava, con i suoi “cimeli”, i
ricordi e le stoviglie di un lontano passato, così, non vista, azzardai una
mossa. Aprire il cassetto chiuso a chiave! Già, ma dov’era la chiave? Le pensai
tutte poi… dall’uscio spuntò una gallina che col suo coccodé, coccodéee mi distrasse non poco.
Cosa
ci fai qui? Le chiesi. Ma lei se ne andava gironzolando per la cucina con indifferenza.
Almeno così mi sembrò, perché la gallina (chi è che sostiene non siano intelligenti?
Tutti gli animali sono molto
intelligenti) piano piano si avvicinò ad una mensola, con un balzo salì e si
mise a beccare.
La
chiave! Esultai. Aprii il cassetto di
furia (da un momento all’altro poteva arrivare la nonna) e con sorpresa trovai
un quaderno. Un solo quaderno, molto vecchio, copertina nera. Lo sfogliai con
la fretta di quello che si sente braccato e…
Era
un diario. Il diario della nonna!
Segreti?
Chissà.
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