Una serata molto coinvolgente quella di venerdì 6 aprile, che ha riunito nella Sala Conferenze dell'Ecomuseo di Coazze i partecipanti al Corso di Scrittura narrativa, organizzato dalla Periale Edizioni in collaborazione con lo staff dell'Ufficio Turistico di Coazze.
Dopo l'introduzione di Federico Elia, e i ringraziamenti da parte mia, la parola è passata agli autori.
Sandro Bergero, Silvana Cimieri, Francesca Gallerini, Gian Piero Pallard, Laura Trivero, Cinzia Vecco e Fabrizia Vietto hanno illustrato al pubblico cosa li ha spinti a frequentare il corso.
La voglia di mettersi in gioco, la curiosità di scoprire in se stessi capacità mai sfruttate, la spinta di realizzare un sogno sempre accantonato sono lo stimolo per provare a scrivere, per giocare con le parole. La scrittura scaturisce dall'esigenza di raccontare un'esperienza vissuta, dalla necessità di elaborare un emozione o semplicemente di creare con la fantasia. La figura dello scrittore è discreta, il suo modo di comunicare silenzioso, privo dell'arroganza dei talk show, dell'esibizionismo di certi social. Eppure, la voglia di comunicare nello scrittore è prepotente; farsi leggere, incontrare persone tramite le parole è il motore che lo stimola a dedicare ore ed ore di fatica allo scrivere.
In questo si può vedere il successo della serata, il cui punto di forza è stato il lungo momento della lettura a voce alta.
Gli autori hanno preso in mano i fogli stampati con le loro opere, elaborate nel mese di durata del corso di scrittura, e hanno letto al pubblico. Le loro voci non amplificate erano perfettamente udibili nel silenzio profondo della sala, sebbene fosse colma di gente. Alcuni degli autori hanno delegato Fabrizia Vietto, scrittrice per Hobby e attrice di professione, a dar vita alla loro parole con la lettura.
Non di tutti gli scritti è stata effettuata una scrittura integrale: il tempo è sempre troppo scarso in questi casi. Resta la curiosità dei presenti di scoprire il seguito, di conoscere la conclusione dei racconti.
Noi della Periale Edizioni aspettiamo con curiosità ancora maggiore, con la speranza che alcune di queste opere possano, prima o poi, trovarsi sugli scaffali delle librerie.
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